Il Prolasso degli Organi Pelvici può riguardare l’utero, la vescica, il retto singolarmente ma molto spesso coinvolge queste importanti strutture anatomiche in forme associata fra loro. Si tratta di una delle patologie femminili più frequenti e richiede percorsi diagnostici-terapeutici, riabilititativi altamente professionali.

IL PROLASSO PELVICO. ALTAMENTE INVALIDANTE, FREQUENTE MA POCO CONOSCIUTO
Di prolasso uterino, prolasso vescicale o prolasso rettale si parla poco e per la verità ne parlano poco le donne stesse, spesso rassegnate a queste patologie come se addirittura fossero qualcosa di naturale da sperimentare dopo il parto o dopo la Menopausa.
Il perchè le donne stesse non parlano del Prolasso Genitale? Forse anche per pudore, vergogna. Penso però che sia anche la paura o la sfiducia riguardo gli interventi terapeutici ad allontare le donne da una soluzione che potrebbe risolvere la loro condizione e restituirgli una libertà, un’autonomia e una sessualità spesso fortemente compromesse.
SINTOMI DEL PROLASSO. RICONOSCERLO PRIMA E’ MEGLIO
La discesa dell’utero, della vescica e del retto verso la vagina può raggiungere gradi particolarmente elevati da essere chiaramente visibile all’eseterno, causando disagio nella minzione, nella defecazione e nella sessualità. L’esteriorizzazione delle mucose al di fuori della vagina causa anche ulcere, infezioni delle mucose e delle vie urinarie, talvolta anche gravi.
Una maggiore attenzione al proprio corpo, saper cogliere i sintomi iniziali può evitare il peggioramento della malattia e facilitare le cure conservative-riabilitative, basate su esercizi e ginnastica pelvica, trattamenti fisioterapici.
I sintomi iniziali sono:
– Sensazione di peso o corpo estraneo in vagina;
– Perdite urinarie o bisogno frequente di urinare;
– Senso di pesantezza al basso ventre;
– Difficoltà intestinali (stitichezza, evacuazione incompleta);
– Dolore o fastidio nei rapporti sessuali

La cura può essere efficace e sicura. Passa all’azione e prenota una visita.
LA NOSTRA TECNICA CHIRURGICA PELVICA: EFFICACE, NON INVASIVA, SICURA.
Il nostro approccio vaginale non solo consente un completo controllo di tutte le strutture pelviche ma anche di rispettare e ristabilire tutte le loro esatte connessioni; questo è senz’altro uno degli indiscutibili punti di forza ed efficacia.
Questo approccio non solo è quindi strategicamente vantaggioso ma anche realmente mini-invasivo: l’accesso avviene attraverso un orificio naturale senza lasciare alcun segno esterno, l’anestesia è periferica (la paziente rimane sveglia), la ripresa è immediata (l’alimentazione riprende la sera stessa mentre mobilizzazione e dimissione avvengo spesso la mattina seguente l’intervento), il dolore praticamente assente.
Un tecnica antica ma allo stesso tempo modernissima intorno alla quale non è cresciuta solo l’esperienza ma anche la tecnologia, con riduzione notevole dei tempi chirurugici rispetto alle tecniche addominali-laparoscopiche. Basti pensare alla correzione del Prolasso della Cupola Vaginale che con la nostra tecnica viene effettuato in 45’ (in anestesia periferica) contro le 3 ore (in anestesia generale) della colposacropessi laparoscopica.
Ma la chirurgia vaginale è anche chirurgia di precisione, perchè non fa semplici trazioni verso l’alto ma ricostruisce letteralmente i rapporti anatomici delle strutture ed a questo riguardo leggete anche quanto abbiamo posto attenzione ad esempio al rispetto delle strutture connesse con la sessualità, la minzione e la defecazione.
IL RECUPERO POST-INTERVENTO. UN’ALTRO INDISCUTIBILE PUNTO DI FORZA
Brevi tempi di intervento, uso di un accesso naturale associato a chirurgia di precisione, rispetto dell’anatomo-fisiologia pelvica, quando necessario uso di sistemi protesici altamente biocompatibili innovativi, applicazione di modelli assistenziali Enhanced Recovery After Surgery (ERAS) basati sulla Medicina dell’Evidenza e Linee Guida Internazionali; tutto questo consente, anche nei casi di prolasso pelvico grave multiorgano, un recupero post-operatorio pressochè immediato. Tutto questo è davvero fantastico e ovviamente graditissimo da parte delle pazienti.
Già dopo poche ore dall’intervento per Prolasso le pazienti infatti possono alimentarsi e a 24 ore tutte lasciano il letto senza zaffi vaginali, cateteri ed accessi venosi; tutto questo consente nella gran parte dei casi la dimissione tra la prima e la seconda giornata post-operatoria ed il ritorno alle normali attività in pochi giorni.
Una dei principali punti di forza di questa chirurgia nel trattamento del prolasso utero-vaginale, vescicale e rettale è proprio il rapido benessere recuperato dopo l’intervento, la dimissione precoce e la breve convalescenza, il recupero completo di una vita davvero soddisfacente in tempi davvero molto brevi dall’operazione.