il Dott. Filiberto Di Prospero nell’attesa di effettuare un intervento chirurgico per prolasso genitale
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PROLASSO VESCICALE. L’esperto risponde alle domane più frequenti su sintomi, diagnosi e trattamenti.

Un sistema di domande e risposte ad un chirurgo esperto di Pavimento Pelvico per parlare del Cistocele, una delle malattie uroginecologiche più frequenti.

il Dott. Filiberto Di Prospero nell’attesa di effettuare un intervento chirurgico per prolasso genitale
Il Dott. Filiberto di Prospero si occupa di chirurgia del Prolasso degli Organi Pelvi ed è esperto anche nella correzione del Prolasso Vescicale (Cistocele).

Il prolasso vescicale, noto anche come cistocele, è una condizione in cui la vescica scende dalla sua normale posizione nella pelvi, spingendo verso il basso contro la parete anteriore della vagina. Questo avviene quando i muscoli e i tessuti che supportano gli organi pelvici si indeboliscono o si danneggiano.
E’ una condizione relativamente comune. Si stima che circa il 40-50% delle donne sperimenti una qualche forma di prolasso degli organi pelvici nel corso della vita, anche se non tutte presentano sintomi significativi. L’incidenza aumenta con l’età, ma può manifestarsi anche in donne più giovani, specialmente dopo il parto o in presenza di fattori predisponenti.

Le prossime domande sono state formulate al Dott. Filiberto Di Prospero, chirurgo esperto nel trattamento chirurgico del Prolasso Vescicale e più in generale del Prolasso degli Organi Pelvici

QUALI SONO I SINTOMI DEL CISTOCELE E QUANDO BISOGNA RIVOLGERSI AD UN MEDICO?

I sintomi del prolasso vescicale possono variare da lievi a più evidenti. Tra i segnali più comuni ci sono:

Senso di peso o pressione nella vagina, che può peggiorare stando in piedi o alla fine della giornata.

Difficoltà a svuotare completamente la vescica, con possibili episodi di urinazione frequente o urgenza.

Perdite di urina involontarie (incontinenza) o, al contrario, difficoltà a iniziare la minzione.
. Infezioni urinarie ricorrenti.

Fastidio durante i rapporti sessuali.

• In casi più avanzati, può essere percepita una massa che protrude dalla vagina.

È importante consultare un medico quando i sintomi interferiscono con la qualità della vita o diventano progressivamente più intensi. Un trattamento tempestivo può prevenire complicazioni e migliorare significativamente il benessere della paziente.

ESISTONO FATTORI DI RISCHIO CHE AUMENTANO LA PROBABILITA’ DI SVILUPPARE UN PROLASSO VESCICALE?

Sì, diversi fattori possono aumentare il rischio di prolasso vescicale, tra cui:

Parto vaginale: Il parto, soprattutto se traumatico o con l’uso di forcipe, può indebolire i muscoli e i tessuti pelvici.

Età e menopausa: L’invecchiamento e il calo degli estrogeni dopo la menopausa riducono l’elasticità dei tessuti.

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Stitichezza cronica: Gli sforzi ripetuti per evacuare aumentano la pressione sui muscoli pelvici.

Sovrappeso o obesità: Un peso corporeo elevato aumenta il carico sulla pelvi.

Interventi chirurgici pelvici: Come l’isterectomia, che può modificare il supporto degli organi vicini.

Predisposizione genetica: Alcune donne hanno tessuti connettivi più deboli per caratteristiche ereditarie.

Tosse cronica o altre condizioni che comportano un aumento continuo della pressione intra-addominale.

Conoscere i fattori di rischio permette di adottare strategie preventive, come mantenere il peso forma, trattare la stitichezza e svolgere esercizi per rinforzare il pavimento pelvico.

COME VIENE FATTA LA DIAGNOSI?

La diagnosi del prolasso vescicale inizia con un’accurata valutazione medica. Durante la visita, il ginecologo raccoglie informazioni sui sintomi, sulla storia clinica e su eventuali fattori di rischio.

Segue un esame pelvico, in cui il medico osserva e palpa la vagina per valutare l’entità del prolasso. Per rendere più evidente la discesa della vescica, si può chiedere alla paziente di spingere come per evacuare.

In alcuni casi, possono essere necessari esami strumentali, come:

Ecografia pelvica o risonanza magnetica per visualizzare meglio gli organi pelvici.

Esami urodinamici, utili se il prolasso è associato a sintomi urinari, come incontinenza o difficoltà a svuotare la vescica.

Una diagnosi precisa è fondamentale per stabilire il trattamento più appropriato, che dipende dal grado di prolasso e dai sintomi riferiti.

QUALI OPZIONI DI TRATTAMENTO SONO DISPONIBILI? SI TRATTA SEMPRE DI CHIRURGIA?

No, il trattamento del prolasso vescicale non richiede sempre un intervento chirurgico. Le opzioni variano in base alla gravità del prolasso e ai sintomi della paziente:

1. TRATTAMENTI NON CHIRURGICI:

Esercizi per il pavimento pelvico: Come gli esercizi di Kegel, utili nei casi lievi per rafforzare i muscoli che sostengono la vescica.

Pessario vaginale: Un dispositivo in silicone inserito in vagina che aiuta a sostenere la vescica e alleviare i sintomi. Il pessario vaginale è una soluzione non invasiva e personalizzabile.

Terapia estrogenica locale: Utilizzata nelle donne in post-menopausa per migliorare l’elasticità e il trofismo dei tessuti vaginali.

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2. TRATTAMENTI CHIRURGICI:

• Sono indicati nei casi moderati o gravi, quando i sintomi influenzano la qualità della vita. Le tecniche chirurgiche includono:

Riparazione vaginale anteriore: la vescica viene riposizionata nella sua normale sede anatomica e vengono contestualmente rinforzate le strutture di sostegno con i tessuti della paziente stessa.

Chirurgia protesica: è riservata a casi di recidiva o in particolari associazioni come la compartecipazione del prolasso della cupola vaginale dopo precedente isterectomia; in questi casi selezionati utilizziamo una protesi modernissima, priva di ancoraggi pelvici (che non crea dolore post-operatorio) e che fornire garanzie di supporto aggiuntivo ai tessuti della paziente.

La scelta del trattamento viene sempre personalizzata in base all’età, alle condizioni generali della paziente e al livello di prolasso. Discutiamo e spieghiamo sempre alla paziente le diverse opzioni possibili per renderla compartecipe e per trovare la soluzione migliore. La gestione di questi casi dovrebbe essere sempre affidata ad un chirurgo esperto nel prolasso degli organi pelvici.

IL PROLASSO VESCICALE PUO’ ASSOCIARSI AL PROLASSO DI ALTRI ORGANI PELVICI?

Certamente si. Spesso si associa a ipermobilità uretrale e quindi alla possibilità di fughe involontarie di urina; l’uretra infatti ha un ruolo molto importante nel meccanismo di controllo della minzione e condizioni protratte o particolarmente gravi di prolasso possono coinvolgerla.

Altre volte può associarsi un prolasso uterino; altre volte entrambe le due condizioni concomitano con il prolasso vescicale.

Dott. Filiberto Di Prospero con giacca e cravatta che parla in un convegno sulla Menopausa
Il Dott. Filiberto Di Prospero nel corso di una conferenza sul Prolasso della Vescica. Le attuali tecniche chirurgiche vaginali assicurano risultati molto soddisfacenti e duraturi nel tempo. Nella stessa seduta operatoria e con “zero dolore” possiamo correggere eventuali altri deficit del Pavimento Pelvico eventualmente associati.

COSA SUCCEDE SE IL PROLASSO VESCICALE NON VIENE TRATTATO?

La prima conseguenza è sicuramente il suo progressivo peggioramento. Con il progredire del prolasso della vescica la sensazione di ingombro genitale diventa particolarmente fastidiosa, l’attività sessuale è difficile, si avverte costantemente una protrusione genitale sempre più importante, si fanno sempre più frequenti e gravi le infezioni urinarie, il costante ristagno urinario nella sacca vescicale porta a dilatazione degli ureteri e danno renale.

E’ POSSIBILE UNA PREVENZIONE DEL PROLASSO VESCICALE?

Certamente si. Potremmo riassumere le azioni preventive nei seguenti punti:
– Avendo cura del perineo durante la gravidanza, il parto ed il puerperio; non trascurando ad esempio anche momentanee fughe di urina in questo periodo;
– Evitando la stipsi cronica;
– Mantenendo un giusto peso corporeo e facendo regolarmente attività fisica;
– Sottoponendosi a controlli ginecologici periodici;
– evitando alcool e fumo di sigaretta;
– nelle donne che hanno avuto dei parti, in quelle con storia familiare di prolasso genitale praticare ginnastica perineale.

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QUANDO LA SCELTA E’ CHIRURGICA, COME VIENE FATTO L’INTERVENTO PER PROLASSO VESCICALE?

Abbiamo già accennato alle condizioni nelle quali si arriva alla scelta chirurgica. Qui voglio dire alle pazienti che questa scelta non va vissuta come una scelta drammatica anzi tutt’altro.

La moderna chirurgia vaginale è realmente mini-invasiva e consente risultati davvero molto soddisfacenti, durevoli nel tempo, con tempi di degenza davvero brevi.

Gli attuali interventi per Prolasso Vescicale, anche quando estesi ad altri segmenti del Pavimento Pelvico, consentono inoltre una precoce autonomia ed un immediato ritorno delle pazienti alle normali attività quotidiane

L’ausilio di sistemi analitici predittivi anche basati su AI ci consente di prevenire sintomi secondari che un tempo richiedevano un secondo tempo di aggiustamento.

Le linee guida più recenti di assistenza peri-operatoria come quelle della ERAS SOCIETY si integrano perfettamente con la mini-invasività di questa chirurgia ed il risultato è un’esperienza priva di dolore, assolutamente confortevole e soddisfacente, per il ritorno ad una vita completamente normale.

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